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Ripristino e recupero pozze d’alpeggio loc. Vallestrè e Mandrie

Località: Arco (TN)
anno: 2010
committente: Comune di Arco
incarico: progetto definitivo, esecutivo, direzione lavori e contabilità
descrizione: 

Fin dal 2002 l’Amministrazione comunale ha intrapreso un programma di miglioramento ambientale della zona di Vallestrè e Malga Campo di Arco favorendo lo sviluppo o, meglio, il recupero delle superfici pascolive che, progressivamente, stavano riducendosi andando a compromettere la produttività e l’efficacia economica dei pascoli facenti parte dell’unità malghiva gestita, fino al 2009 dalla Società Malghe e Pascoli – Unione allevatori Basso Sarca. 

A fine 2008 sono stato individuate ulteriori necessità e si era valutato come la sistemazione delle pozze alpestri di Vallestrè (poco a Sud dei fabbricati), di due pozze completamente asciutte nella zona Nord Est di Vallestrè ed in località Mandrie (nella zona più alta verso al cima dello Stivo) fosse indispensabile per migliorare la salubrità del bestiame alpeggiato con la realizzazione di abbeveratoi e recinzione delle pozze esistenti (I zona) ed aumentare la disponibilità di pabulum in zone elevate impermeabilizzando vecchie pozze abbandonate (II e III zona). L’intervento proposto per l’anno 2010 è, quindi, strettamente correlato e conseguente al programma di miglioramento ambientale proposto e condotto dall’Amministrazione comunale.

Gli interventi sono differenziati per le caratteristiche delle pozze alpestri e per l’intensità dell’utilizzo. Nel caso delle due pozze principali, che hanno funzione primaria collegata alla maggiore superficie investita a malga, si è intervenuto nella risagomatura del fondo e impermeabilizzazione di tutti i due sottobacini che le caratterizzano. Si è potuto osservare come si sia ridotta, nel tempo, la capacità d’accumulo d’acqua e che piante erbacee hanno cominciato ad insediarvi al centro minando l’impermeabilità, finora mantenuta dal continuo calpestio del bestiame che entra nell’acqua per bere. In questo caso, vista la particolare posizione e la facilità d’eventuali successivi interventi con mezzi meccanici per la futura manutenzione, si è preferito salvaguardare l’acqua dall’ingresso degli animali, recintando le due pozze e fornendo d’acqua una serie di abbeveratoi in acciaio inox posti immediatamente a valle delle pozze in area di recente recuperata a pascolo. Importante operazione è stata quella di potenziare e ripristinare un lungo tratto del canale esistente che convoglia l’acqua nella pozza più grande. La recinzione verrà realizzata in tondi di larice naturale. L’impermeabilizzazione verrà effettuata con l’apporto di materiale argilloso in sacchi, distribuito e compattato sul posto con ausilio degli stessi mezzi meccanici utilizzati per gli scavi e la ridefinizione dell’invaso.